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IL 21 SETTEMBRE UNA PIAZZA SICILIANA IN ONORE DEL BEATO ANGELO

Acri. A breve ci sarà anche un pezzo di Calabria, e di Acri in particolare, nella ridente cittadina di Corleone, in Sicilia, nel palermitano. Il prossimo ventuno settembre, infatti, alla presenza di politici, forze dell’ordine ed esponenti del clero, sarà intitolata una piazza al Beato Angelo d’Acri, all’anagrafe, Luca Antonio Falcone, il frate cappuccino vissuto tra il 1600 ed il 1700. Si tratta di un evento religioso che non ha precedenti visto che per la prima volta, al di fuori della Calabria, sarà intitolato un luogo pubblico al Beato Angelo. Nella stessa piazza sarà installata una statua del Beato, benedetta durante la messa di domenica scorsa, alta poco meno di due metri e realizzata in polvere di marmo dall’artista turco Murat Cura. L’evento sancisce il gemellaggio religioso tra le due comunità legate dalle figure del Beato Angelo e di San Bernardo da Corleone, anche egli frate cappuccino. Un rapporto che ha permesso anche scambi culturali e tra le varie figure istituzionali. Da qualche anno, grazie all’impegno dei frati cappuccini, Corleone ed Acri si scambiano visite di cortesia e tra le due cittadine si è oramai instaurato un forte rapporto fatto di fede e cordialità. Il tutto iniziò due anni fa quando, per caso, il superiore del Convento di Acri, Padre Pietro Ammedola, entrò in contatto con i frati di Corleone. Da qui la volontà di far conoscere meglio alle rispettive comunità i due religiosi. “Tutto nasce da forze Divine – dice con evidente commozione e partecipazione Padre Pietro - noi umani siamo solo lo strumento che permette di realizzare sulla terra ferma quanto si sta decidendo altrove e che si arricchisce di nuovi elementi. E’ un percorso religioso incredibile sia per come è nato che per come sta proseguendo. Il Beato Angelo deve molto a San Bernardo da Corleone visto che durante il suo noviziato, in uno dei suoi tanti momenti di crisi, il Crocefisso gli consigliò di studiare ed approfondire la biografia del religioso siciliano. Da qui l’ennesimo ripensamento per Angelo d’Acri che alla fine riuscì a terminare gli studi.” Naturalmente saranno tanti i fedeli che da Acri raggiungeranno Corleone ed al momento sono già tre gli autobus al seguito.

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